Sulle intolleranze alimentari si sentono tante cose, tutto e il contrario di tutto.
C’è chi sostiene che non esistano e siano solo un’invenzione, chi al contrario attribuisce ogni disturbo alla presenza delle intolleranze.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza: le intolleranze, come dice il termine stesso, indicano che l’organismo ha smesso di tollerare un determinato alimento. I motivi posso essere diversi ma il primo è sicuramente legato alla “monotonia alimentare”. Mangiare sempre lo stesso alimento porterà il corpo verso la saturazione e a manifestare l’incapacità di “tollerare” oltre. Gli alimenti a disposizione sono molti, bisogna imparare a variare.
Come si manifestano le intolleranze
Le reazioni sono diverse, dalla diarrea alla stipsi e la pancia gonfia; il raffreddore e la tosse; la cefalea e molte altre.
Dopo quanto tempo si manifestano
La risposta dell’organismo può variare da poco tempo fino a un massimo di 72 ore dopo che si è assunto l’alimento. Per questo motivo è difficile comprendere cosa interferisca in modo empirico.
Perché fare il test
Il test mette in evidenza quale alimento interferisca realmente, provocando la reazione corporea.
Validità del test
Ce ne sono diversi. L’importante è che prima di eseguire i test, specie quelli energetici, i punti sui meridiani su cui si testeranno le frequenze degli alimenti, siano in perfetto equilibrio. Diversamente, il disequilibrio del punto darà un risultato falsato e non ripetibile.
Bisogna ripeterlo
Dopo un certo periodo in cui viene allontanato l’alimento che interferisce, è bene ripetere il test per verificare la desensibilizzazione.
Puoi approfittare dell’offerta per eseguire il test e imparare a mangiare bene!